Ho
sempre odiato correre e non capivo cosa ci provavano gli altri che
tanto decantavano questa disciplina. Tre anni fa dei miei amici in
estate mi hanno chiesto se volevo andare a correre con loro, uno è
un professionista e l'altro stava riprendendo a correre dopo tanto
tempo. Ho risposto “ma no dai vi rallento, mi stanco subito, non mi
piace”, hanno tanto insistito che alla fine mi sono lasciata
coinvolgere. Il risultato è che adesso adoro la corsa e riesco a
correre tranquillamente anche per un ora. Perché vi sto dicendo
tutto questo? Perché l'altro giorno dopo tanto che non lo facevo ho
indossato le mie scarpe da ginnastica e sono andata a correre dalle
mie parti, dove ci sono dei posti fantastici. E' stata una sensazione
bellissima indossare le cuffiette e con la musica sparata nelle
orecchie correre e cercare di far scivolare via tutti i pensieri
negativi. Mentre correvo riflettevo su questi ultimi mesi trascorsi
sopravvivendo a tutto e a tutti e mi rendevo conto di quanto sono
forte. Non mi sto vantando di questo, anzi all'inizio pensavo di
essere forte, di poter fare tutto da sola, di non contare su nessuno;
ma alla resa dei conti sono crollata e soltanto adesso capisco quanto
siano importanti le persone che mi vogliono bene. Mi hanno sempre
rimproverato perché non le ho mai coinvolte di più nella mia vita,
ma è più forte di me sono un tipo troppo riservato e orgoglioso per
chiedere aiuto a qualcuno. Adesso la mia forza si fa sentire giorno
dopo giorno e sono felicissima e fiera di me stessa. Non sono cose
che di solito dico apertamente ma ogni tanto rendersi conto che
valiamo non fa male. Alla fine della mia corsa ero stremata ma con un
una sensazione di appagamento, perché ero riuscita vittoriosa dal
mio esame di coscienza, e mi sono resa conto finalmente che qualcosa
di buono in me esiste. Sono un tipo che si butta giù facilmente e
non mi piacciono molte le critiche anche se costruttive. D'altronde a
chi piacciono? Tutto questo per dire che come al solito alla fine sta
a noi reagire ed un aiuto dagli altri non fa mai male, specialmente
se sono persone che ci vogliono bene e tengono a noi. Guardatevi
intorno perché sicuramente anche voi nel momento del bisogno
troverete una mano amica che non vi abbandonerà e vi farà sentire
importanti e amati. Penso che siate d'accordo altrimenti potete anche
esporre il vostro punto di vista.
Tutto quello che ci succede è causale o lo possiamo decidere. Si può provare a cambiare la nostra vita o tutto quello che facciamo alla fine è vano?
domenica 15 novembre 2015
lunedì 9 novembre 2015
Cambiare le cose
Quanti
di noi si sono chiesti se avessi fatto a suo tempo una scelta diversa
o se le cose fossero andate diversamente cosa sarebbe successo? Oggi
mi troverei nella stessa situazione o la mia vita sarebbe migliore o
addirittura peggiore? Quante volte abbiamo pensato se avessi fatto
questo o quello, se potessi tornare indietro e cambiare le cose,
se in quel momento avessi reagito così? Sfido chiunque a dirmi di
non essersele mai poste queste domande. All'inizio anche io in
continuazione pensavo queste cose, mi ponevo domande e fantasticavo
su come sarebbe stato tutto più bello e felice, poi ad un certo
punto ho detto perché vivere nel passato ed invece non cercare di
migliorare il presente e di conseguenza il futuro? La vita reale è
piena di insidie e come ho già scritto più volte sta a noi non
perdersi d'animo, lottare per quello che vogliamo e per migliorare la
nostra vita e di chi ci sta intorno. Lo so a dirsi sembra facile,
sembrano belle parole fatte e preconfezionate, ma se non la pensiamo
così allora è meglio buttare subito la spugna e continuare a
lamentarci; perché se la pensiamo così vuol dire che ci piace
tantissimo lamentarci, siamo di quelle persone che cercano il
sostegno degli altri perché si piangono addosso. Mi dispiace ma a me
questo tipo di persone non piace, non dico che le situazioni sono
diverse da individuo a individuo ma dico anche che è più facile non
reagire e trovare persone che ti compiangono. La vera difficoltà sta
nel cambiare le cose anche se questo porta ad un percorso lungo e
doloroso. Sono più che sicura che alla fine di questo percorso la
nostra vita potrebbe avere una svolta positiva e se così non fosse
almeno ci abbiamo provato, abbiamo lottato per qualcuno o per
qualcosa, abbiamo tirato fuori le unghie e i denti e non ci siamo
crogiolati nel nostro dolore. Sono la prima a dire che mettere in
pratica il tutto non è facile, ma è un percorso che bisogna avere
il coraggio di portare avanti se veramente vogliamo cambiare le cose
e rendere la vita migliore; tanto ricordiamoci sempre che cosa
abbiamo da perdere se non lo facciamo. Siete d'accordo?
lunedì 2 novembre 2015
La teoria del caos
La
teoria del caso dice “Sensibilità alle condizioni iniziali,
imprevedibilità, ed evoluzione”. Lorenz afferma che un battito
d'ali di una farfalla in Brasile può scatenare un uragano nel Texas;
il che significa che una variazione anche piccola può nel corso del
tempo provocare grandi conseguenze. Con questa teoria posso
racchiudere gli avvenimenti di questo ultimo anno. Inizialmente nella
premessa avevo raccontato come le cose con mio marito non andavano
bene e stavo cercando di trovare la forza di trovare una soluzione o
più drasticamente di lasciarlo e di riuscire a cavarmela con le mie
forze; d'altronde lo avevo sempre fatto. Con tutti questi pensieri
nella mia testa mai avrei pensato che un mese e mezzo dopo la morte
di mio padre sarebbe venuto a mancare anche mio marito, lasciandomi
in uno stato di dolore e confusione e sensi di colpa. Confusione
perché non avrei più dovuto prendere una decisione e senso di colpa
perché mi sono sentita in difetto nel non aver chiarito prima la
situazione. Adesso mi ritrovo da sola con mia figlia e non è facile
affrontare tutti i problemi della vita cercando di andare avanti
giorno dopo giorno. Se penso al futuro sono terrorizzata quindi cerco
di farmi forza e mi auguro che la mia vita possa cambiare in meglio
anche perché sono convinta che ognuno è artefice del proprio
destino; quindi adesso sta a me prendere in mano la mia vita e
cercare di creare qualcosa di buono per me e per mia figlia. Facile a
dirsi ma sono convinta che facendo dei piccoli passi alla volta e
pensando positivo, io che me la sono sempre cavata da sola, ce la
posso fare. Proprio per questo mi rifaccio alla teoria del caos che
se un piccolo evento può causare grandi conseguenze, una piccola
decisione o una piccola azione possono portare nel tempo ad un
cambiamento positivo. Quindi è giusto impegnarsi per migliorare le
cose e dire io non ce la faccio non ha scusanti, perché se ci si
arrende allora che cosa ci rimane della nostra dignità?
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